Il reciproco svelamento nella coppia

Il reciproco svelamento nella coppia

Come mai dopo il magico, ma breve, periodo dell’innamoramento, subentra in tante coppie la grigia routine?
Il principe azzurro si è ritrasformato in rospo? La principessa Cenerentola è tornata a essere una sguattera, utile quanto noiosa?

Le cose sono un po’ più sfumate di così.

Come forse abbiamo letto in qualche libro sui rapporti tra i sessi, il fenomeno dell’innamoramento ha una scadenza, di solito quantificabile tra i sei mesi e i due anni.
Con esso, terminano sia le idealizzazioni che tutti noi abbiamo fatto del partner (non neghiamolo, almeno a noi stessi), sia il flusso ormonale che conduceva a massimizzare le sue qualità e minimizzare i suoi difetti.
Per di più, le responsabilità, gli impegni, la pesantezza della vita quotidiana chiedono il loro dazio alla coppia.
C’è spesso poco tempo da passare insieme e questo non è sempre di qualità.
Dopotutto, occorre energia per organizzare qualcosa che ecciti e diverta entrambi e, dopo una giornata di lavoro, è più facile staccare il cervello e riposare le nostre stanche membra di guerrieri metropolitani davanti alla televisione.

Malauguratamente, tutte le cose importanti della vita, per venir bene, richiedono impegno ed energie.
Nessuno di noi penserebbe che, per riuscire bene nella professione scelta, basti scaldare la sedia in ufficio per 40 ore alla settimana.
Anche per organizzare una festa o per cucinare una torta sono necessari impegno e precisione: in altre parole, energia organizzata attraverso un proposito intelligente.

 

Perché allora sembriamo pensare che le relazioni umane possano andare avanti per inerzia?
Anche un legame libero e spensierato come l’amicizia va ravvivato da qualche telefonata, periodici incontri, confidenze reciproche e sostegno emotivo.
Questo vale ancora di più per il legame più forte e fragile che conosciamo: l’amore tra l’uomo e la donna.
Esso si nutre e si sviluppa nell’intimità reciproca, nella confidenza crescente, in quelle innocenti complicità che divengono, nel tempo, un’alleanza leale.

 

Come possiamo seminare, annaffiare, aiutare lo sbocciare di una simile relazione?
Pensiamo, per un attimo, a come siamo fatti interiormente.

In noi convivono bisogni fisici, desideri emotivi, ambizioni mentali e un centro spirituale.
Sentiamo dentro di noi l’aspirazione a soddisfare tutti questi aspetti del nostro mondo interiore, anche attraverso la relazione con un’altra persona con cui condividerli.

Quando ci siamo innamorati per la prima volta, da giovani, forse è iniziato tutto attraverso l’attrazione fisica.
Nel tempo, nella relazione abbiamo ricercato anche la condivisione di emozioni e sentimenti.
Poi, probabilmente, abbiamo ricercato un progetto di vita in comune col partner, a livello mentale, razionale.
Infine, abbiamo sentito dentro di noi la spinta a trovare nel nostro partner anche un compagno di percorso evolutivo, animico, spirituale.

Questi quattro fili di colori diversi, rosso, arancione, giallo e blu, se intrecciati insieme, rendono la nostra unione via via più salda e completa. Perché questo accada, è importante che ci riveliamo sempre di più alla persona a noi vicina.

Ogni silenzio che dissolviamo, ogni confidenza che facciamo al nostro partner, è una barriera che dissolviamo, una separazione che evapora tra di noi, un modo per rendere più piacevole la nostra relazione.
Da dove ha avuto inizio la nostra storia?
Dall’attrazione fisica?
Allora potremmo approfondire i nostri reciproci aspetti emotivi e intellettuali.
Parliamo insieme di ciò che proviamo? Condividiamo idee, pensieri, svaghi, interessi, passioni?

O magari tutto è iniziato tra noi grazie all’amicizia?
Forse possiamo sviluppare maggiormente l’intimità fisica e risvegliare il legame erotico creando occasioni romantiche e sensualmente stuzzicanti.

Tra noi è scattato un click a livello intellettuale, grazie alla condivisione di pensieri, alla comunanza di idee, progetti e interessi?
Questa passione intellettuale, frizzante ma un po’ astratta, può approfondirsi grazie alla condivisione dei corpi in un amplesso più fisico che mentale.

Più apriamo all’altro nuovi aspetti di noi stessi, più diamo alla nostra relazione la possibilità di essere varia, sempre nuova e, nello stesso tempo, più forte e profonda.

Come dici, si fa fatica?
È più semplice lasciarsi andare alla comodità di una routine consolidata?
Certo, ma non sempre la linea di minor resistenza, la più comoda, è anche quella che ci darà le maggiori soddisfazioni nel tempo.
Spesso può condurre all’inaridimento della nostra storia, all’esaurimento del nostro percorso comune.

Invece, la strada apparentemente più impegnativa può portare a una vita comune più ricca, divertente, varia.
Probabilmente, mentre ti riveli al tuo partner, scoprirai tanti aspetti di te di cui non sospettavi l’esistenza, tante cose che ti piacerà fare insieme che non avresti mai immaginato.

Perché non provare?
Non hai nulla da perdere se non qualche abitudine noiosa e ripetitiva.
Hai, al contrario, molto da guadagnare, nell’affiatamento che puoi sviluppare col tuo compagno, nella scoperta del tuo stesso mondo interiore, nella crescita della tua relazione.

Se non ci riesci subito, non scoraggiarti.
Troverai nuovi suggerimenti nei prossimi articoli.
Forse, in questo modo, scoprirai gradualmente come esprimere sensazioni, sentimenti, pensieri al tuo partner in modo piacevole, superando le tue e le sue resistenze in modo dolce e naturale.

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Un saluto
A presto

Francesco

 

 

 

 

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