L’attrazione tra i corpi: l’ebbrezza della comunione fisica

L’attrazione tra i corpi: l’ebbrezza della comunione fisica

Hai mai sognato di fonderti insieme alla persona che ami, sia fisicamente sia interiormente? Di diventare uno con lui o con lei, anche se per brevi istanti di piacere e gioia?
Sento che si tratta di un’aspirazione comune a tutti noi.
Per realizzarla, un punto di partenza fondamentale è il contatto fisico.
Noi tutti siamo sulla Terra con un corpo e una delle esperienze più esaltanti di unità e fusione che possiamo vivere è quella dell’amore fisico.
Esso nasce dalla spontanea attrazione tra i nostri corpi, naturale quanto la forza di gravità.

C’è chi parla di questo aspetto dell’amore trattando soprattutto di posizioni e di tecniche, stile Kamasutra.
Io non lo farò: non potrei aggiungere nulla a quanto si è detto in tanti libri.
Tra l’altro, in quest’ambito le opinioni sono le più disparate.
Osho, nel Libro dei Segreti, il suo commento al Tantra, sostiene che la posizione del missionario sia la peggiore di tutte e la meno riguardosa per la donna, perché la costringe a subire il peso del maschio su di lei. Per questo motivo, secondo l’insegnante indiano, il Kamasutra non la includerebbe nella miriade di posizioni che contiene (mi perdonerete se vi confesso che non le ho controllate tutte… mi fido di Osho)
Salvatore Brizzi, all’opposto, sostiene che questa posizione sia la più adatta, poiché è quella in cui meglio si compie il rito magico dell’immergersi del lingam maschile nella yoni femminile.

La mia opinione?
Semplicemente ritengo che la posizione migliore è quella che, nella pratica e non per motivi “ideologici”, offre il maggior piacere a entrambi e vi fa sentire maggiormente in contatto, uniti come un solo essere.
La posizione in cui sentite di essere non più solo Paolo e Francesca, Giacomo e Teresa, Emma e Alessandro, ma anche Paolesca, Gieresa, Emmandro: una nuova entità in cui si fondono uomo e donna, anche se solo per pochi istanti di gioia, piacere, esplosive sensazioni.
Il mio incoraggiamento è quindi quello di testare, odorare, assaggiare, assaporare diversi modi in cui potete vivere il contatto, l’unione reciproca dei vostri corpi.

Ho usato dei verbi che richiamano alla mente l’uso di tre dei nostri sensi fisici: tatto, olfatto e gusto.
Perché ho lasciato momentaneamente da parte la vista e l’udito?
Forse perché sono i sensi che, statistiche alla mano, usiamo di più.
Spesso ci sentiamo sessualmente attratti da un uomo o una donna per il suo aspetto fisico e, poi, per la sua voce sensuale.
Ma quando la distanza fisica tra noi diminuisce, quando i nostri corpi, le nostre bocche, la nostra pelle si avvicinano e iniziamo a percepire un’attrazione magnetica tra noi, ciò che nasce passa attraverso altri sensi.
Vista e udito agiscono anche a distanza: vediamo una bella donna dall’altra parte di una sala di ricevimenti e ci avviciniamo; ascoltiamo una voce calda e virile al telefono e ci emozioniamo, anche se molti chilometri ci separano.ko
Ma quando la distanza diminuisce, fin quasi a scomparire, gli altri tre sensi diventano molto più importanti nella comunione reciproca.
Sono tre porte della percezione imparentate tra loro.

In ambito esoterico si dice che, dei tre, il tatto è il senso principale, rispetto a olfatto e gusto che sono suoi sensi accessori.
Il tatto utilizza tutta la superficie della nostra pelle per trasmetterci sensazioni delicate, pungenti, stimolanti, eccitanti, secondo i casi.
La nostra civiltà, basata sulla vista (e spesso sull’apparenza) ci ha portato a tralasciare spesso il tatto. Ti chiedo ora di sviluppare la tua sensibilità, prestando attenzione alle sensazioni che tutta la tua pelle (non solo quella delle mani) ti comunica.
Fallo durante la giornata: sentendo l’aria che sfiora il tuo viso, il cotone che accarezza la pelle del tuo corpo, il piacere che la luce e il calore procurano a tutta la tua pelle distesa al sole.
Fai uno sforzo consapevole per aumentare la tua sensibilità tattile e per godere delle sensazioni che tutti i giorni essa ti procura.
Coccolati attraverso un bagno caldo, massaggiati e fatti massaggiare, godi delle lenzuola e delle coperte che ti avvolgono mentre ti addormenti e quando ti svegli.

L’olfatto è semplicemente un genere di tatto che si attiva quando i rilevatori del naso entrano in contatto con particelle dell’aria impregnate di odori.
Fermati a percepire il profumo di viole, margherite o mughetti, secondo il variare delle stagioni.
Fiuta i profumi del cibo, prima di addentarlo.
Impara a distinguere le essenze che giungono, come una musica più o meno armoniosa, al tuo naso, nel corso della giornata (ci sono anche odori sgradevoli, ahimè).
Il tuo universo percettivo si allargherà ulteriormente e vivrai sensazioni più numerose e variate.

Il gusto? È una varietà del tatto che si attiva attraverso il contatto della lingua e del palato con qualcosa di diverso da noi.
Il cibo, dirà subito qualcuno.
Certo, ma non solo.
Da bambini, per conoscere il mondo esterno, ci mettevamo in bocca un sacco di cose che cibo non erano: la terra, i sassi, i giocattoli, e via elencando.
Era un modo per sentire intimamente l’altro che adesso possiamo riprendere, con una consapevolezza maggiore di allora.
Impariamo di nuovo ad assaporare il mondo che ci circonda. Assaggiamo un fiore, un filo d’erba; mettiamo in bocca un cristallo (dopo averlo lavato…); diventiamo sensibili all’imprevedibile sapore di un metallo o di una pietra semipreziosa.
In questo modo, quando torneremo al cibo, potremo gustarlo a un livello mai provato prima: assaporarlo, senza ingurgitarlo sentendone a malapena il sapore.

Cosa c’entra questo con il sesso?
Tutto, poiché esso è comunicazione, condivisione, comunione.
La fusione inizia attraverso i nostri corpi fisici e più avremo sviluppato la sensibilità al contatto, più vivremo stati profondi di estasi reciproca.
Prima di variare posizioni e acquisire nuove tecniche, faremmo bene a entrare maggiormente in contatto con le nostre sensazioni corporee e con quelle del partner.
Più impariamo a godere sensualmente del tatto, dell’olfatto, del gusto, in circostanze che nulla hanno a che fare (apparentemente) col sesso, più assaporeremo profondamente il profumo, la consistenza e il sapore (perché no?) dei nostri corpi nell’amore.
Prima della tecnica, è importante sviluppare la sensibilità.

In quanti e quali modi puoi sentire il tuo partner?
Il contatto dei suoi occhi è bello, ascoltare la sua voce può essere meraviglioso; ma assaporare la sua bocca, la sua saliva, assaggiare e mordere la sua pelle (anche in posti inesplorati) può essere paradisiaco.
Annusa il profumo del suo corpo, rimani nel qui e ora delle sensazioni che tatto, olfatto e gusto ti procurano e l’amore fisico diverrà sempre più intenso e appagante.

Questo ti aiuterà anche, tecnicamente, nell’atto sessuale più tradizionale.
All’inizio, quando non vi conoscete bene, può essere molto utile qualche indicazione a parole.
Non vergogniamoci di dire cosa ci piace e cosa no; se desideriamo che lui vada più veloce o più lento, più in profondità o meno; se, in occasioni differenti, preferiamo che lui usi il membro o le dita o che lei ci tocchi, ci morda o ci accarezzi in determinati modi o parti del corpo.
Forse ci sembrerà a volte di trasformarci nel libretto di istruzioni di un elettrodomestico, ma parlare ci aiuterà, nelle prime fasi, a entrare in confidenza con i nostri corpi, a conoscerli e ad accettarli pienamente, dissolvendo la paura del giudizio del partner.
Poi, alle parole si sostituiranno le sensazioni; alle istruzioni, le intuizioni improvvise (e quasi telepatiche) su ciò che il nostro partner desidera e la nostra spontaneità aumenterà.
Da cosa nasce infatti la spontaneità se non dalla ripetizione di un determinato atto (dall’andare in bicicletta, al sesso, al suonare uno strumento) finché non ci diventa naturale e intimo?
Non avrà più importanza farlo in tante posizioni diverse o con partner differenti per rompere la monotonia.
L’idea della variazione continua è una soluzione di livello basso alla monotonia dell’esistenza.
Ci conduce a esperienze differenti, ma spesso piuttosto superficiali.
Una soluzione di livello evolutivo più elevato, sta nell’approfondire la relazione e il contatto tra partner.
La conoscenza fisica progressiva rende il piacere più intenso.
L’intimità rende l’unione più vera e appagante.

Allora, e solo allora, il sesso si trasforma in Amore, Intimità, Unione.

L’amore tra uomo e donna può cominciare dal contatto dei corpi.
Ma questa comunione può avere inizio anche in altri modi: per mezzo delle emozioni o dell’intelletto.
Lo scopriremo nei prossimi articoli.
A presto

Francesco

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L’illustrazione dell’articolo è di Elena Corsi, artista e terapeuta per mezzo delle energie angeliche. Vai a trovarla qui e troverai molto di più su ciò che fa.

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